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Puccini. EpistolarioGiacomo Puccini. Epistolario III, 1902-1904
Redacción
La Casa Editrice Leo S. Olschki anuncia la publicación inminente del tercer volumen del epistolario de Giacomo Puccini, correspondiente al trienio 1902-1904. El volumen, a cargo de Francesco Cesari y Matteo Giuggioli, será presentado el sábado 25 de febrero, en el Foyer di Galleria del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. En la presentación se desarrollará una mesa redonda en la que participarán los profesores Virgilio Bernardoni (Edizione Nazionale del Carteggio), Alessandro Roccatagliati (Istituto Nazionale di Studi Verdiani), Luca Logi (Teatro del Maggio) y Gabriella Ravenni (Centro Studi Puccini).
Francesco Cesari, profesor en el Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali de la Università Ca' Foscari de Venezia, es miembro del comité editorial del proyecto Edizione critica delle opere di Giacomo Puccini, para la cual ha dirigido la nueva edición de Il Tabarro. Matteo Giuggioli, profesor en el Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo de la Università Roma Tre, es uno de los autores de la monografía Le sinfonie di Luigi Boccherini. Contesti, fonti, analisi (Olschki, 2019).
Giacomo Puccini. Epistolario III, 1902-1904* es la nueva entrega del proyecto Edizione Nazionale delle opere di Giacomo Puccini. Esta es la descripción del volumen proporcionada por la editorial:
Questo terzo volume contiene 890 lettere e quasi la metà vengono qui pubblicate per la prima volta. Delle altre si forniscono, ove necessario, nuove datazioni e nuove trascrizioni condotte sulle fonti.
In questo triennio Puccini, forte di una posizione ormai consolidata, è intento ad ampliare la rete delle proprie relazioni ma non smette di coltivare con assiduità le amicizie più profonde. La relazione con Corinna Maggia, la giovane amante piemontese la cui identità è stata di recente accertata, conosce in questi anni il suo culmine e il suo epilogo in favore di Elvira Bonturi, con cui Puccini si sposa il 3 gennaio 1904.
Sul piano professionale queste lettere ci portano dentro al cantiere artistico di Madama Butterfly, dalle aspettative all’insuccesso della prima scaligera, fino alla reazione alla rivincita con il trionfo del 28 maggio a Brescia.
Lo stile si mantiene vario e interessante come negli anni precedenti, capace di combinare piaceri di segno opposto come quelli per la citazione colta e per il turpiloquio, nella sua peculiare e brillante mescolanza di toni.
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